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BIM e automazione aiutano Franken-Schotter a scalpellare il successo sul mercato

Il settore della pietra da taglio si è evoluto negli anni, passando da un’attività svolta quasi esclusivamente a mano a un processo supportato dall’impiego dell’automazione e delle nuove tecnologie come il BIM (Building Information Modeling) per rimanere competitivo.

Franken-Schotter è un produttore tedesco di pietra da taglio naturale che produce e fornisce circa 2 milioni di tonnellate di pietre ogni anno, estratte dalle quattro cave di proprietà. Secondo l’azienda, che opera da quasi 50 anni, l’impiego delle nuove tecnologie e una modernizzazione della struttura le permettono di mantenersi competitiva sul mercato.

[Trascrizione del video]

Jonah Wurzer-Kinsler, Partner/Architectural Consultant, Franken-Schotter: Abbiamo iniziato producendo aggregati. Estraevamo esclusivamente il materiale in profondità e vendevamo solo le pietre destinate alle opere in pietra naturale. Negli anni ’90, siamo passati alla produzione di pietre naturali, che ben presto ha richiesto ingenti investimenti di capitale. Inoltre, dobbiamo competere con i concorrenti turchi e portoghesi, che hanno costi di manodopera molto inferiori. Per questo dobbiamo svolgere le nostre attività in modo molto più efficiente.

Vent’anni fa, quando lavoravo sul campo, la situazione era molto caotica. Circolavano fogli di carta con le istruzioni da seguire, come ad esempio 30 unità di una pietra di una certa dimensione in una cassa. Quindi qualcuno preparava la cassa e in qualche modo altri venivano a ritirarla. Alcuni di questi fogli andavano ovviamente persi e insieme a loro gli ordini. Questo fortunatamente non succede più.

Lo sviluppo di questi progetti richiede diversi anni. Le nostre vendite all’ingrosso si stanno costantemente riducendo e non credo che aumenteranno di nuovo. Per questo il nostro lavoro dovrà basarsi maggiormente sui progetti, a partire dagli architetti.

Qui siamo nella cava. Estrarre le pietre è un lavoro sporco, rumoroso e difficile. Sarà sempre una sfida per noi riuscire a rendere piacevole questo luogo di lavoro. Penso che comunque possiamo farlo sviluppando concretamente le nostre tecnologie e spostando dipendenti in aree in cui possano lavorare utilizzando i computer e in modo automatizzato.

Heinz Zierer, Plant Manager, Franken-Schotter: Il settore della pietra naturale è cambiato molto negli ultimi vent’anni, passando da macchinari con azionamento e funzionamento manuale a macchine con controllo CNC. Abbiamo scelto il settore della robotica per motivi commerciali, perché un robot consente di ottenere prestazioni elevate con un numero relativamente contenuto di personale.  

Wurzer-Kinsler: Negli ultimi vent’anni, la vera grande svolta a cui ho assistito è stata l’automazione. Ovvero, riuscire a monitorare le pietre, nonché lo stato e l’avanzamento degli ordini e la capacità di trasmettere le informazioni sull’avanzamento al cliente.

Marc Assmann, BIM Process Specialist, Franken-Schotter: La comunicazione con i nostri clienti naturalmente è molto importante. Grazie alla digitalizzazione, possiamo creare digitalmente visualizzazioni, rendering e simulazioni che in passato avremmo potuto realizzare solo manualmente. La digitalizzazione di queste attività riduce le nostre spese di viaggio oltre ad abbreviare la fase di definizione del progetto finché non decidiamo quale pietra utilizzare per il lavoro. In pratica, creiamo un modello digitale che utilizziamo per produrre internamente un modello fisico. Il cliente può quindi venire nella nostra fabbrica per scegliere i campioni delle singole pietre da utilizzare per il progetto a partire da quel modello.

Zierer: Il settore delle pietre è molto complesso. Per sopravvivere e ottenere risultati relativamente soddisfacenti, è essenziale poter accedere agevolmente alle risorse ed essere in grado di elaborare i prodotti fino alla fase finale.

Assmann: Il principale vantaggio che ci ha offerto il BIM è la varietà dei set di dati che ci forniscono i clienti. Proprio come un mazzo di fiori colorato, si tratta di dati molto diversi tra loro, a volte anche incompleti, che richiedono la creazione di una piattaforma unificata da parte di Franken-Schotter. Il BIM ci permette di realizzare in modo efficiente questo obiettivo e di implementare processi strutturati e standardizzati in tutti i reparti dell’azienda. Il fatto di avere dipendenti di grande esperienza, nonché esperti nei campi tecnologico e informatico ci consente di unire la tradizione e il progresso per realizzare un prodotto di ottima qualità sia digitalmente sia fisicamente.

Wurzer-Kinsler: Per le motoseghe dobbiamo utilizzare l’acqua che è essenziale per raffreddarle. Per questo motivo, abbiamo un impianto di trattamento delle acque in cui convogliamo le acque di scolo e i detriti delle pietre. L’impianto ci consente di riciclare l’acqua per riportarla nelle nostre strutture.

Zierer: Siamo in grado di trasformare tutti gli scarti fino all’ultimo granello. Non tutte le aziende lo fanno. Il lavoro che faccio mi diverte. Secondo me, se non ci si diverte con il lavoro che si fa è meglio cambiare mestiere, perché dobbiamo dedicargli molti anni della nostra vita.

Wurzer-Kinsler: Nel nostro settore, o si passa alle nuove tecnologie o si smette di lavorare. Gli architetti stanno diventando sempre più esigenti. Gli operai dell’officina stanno diventando sempre più esigenti. Devono sapere quali attività verranno svolte e quando. Si tratta di un settore molto impegnativo. I dipendenti vogliono lavorare con i computer. Vogliono lavorare sfruttando l’automazione. Vogliono programmare le macchine. E vogliono vedere qualcosa che li impressioni. Vogliono essere fieri di lavorare per un’azienda come Franken-Schotter, che secondo me è una delle fabbriche più moderne in Europa, se non del mondo, per quanto riguarda il trattamento delle pietre.