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La Thomas Edison’s Invention Factory ha riunito grandi menti, creando un modello di collaborazione ancora oggi ampiamente utilizzato.
Non è difficile immaginare che un inventore prolifico come Thomas Edison non avrebbe potuto lavorare da solo. Al contrario, egli sviluppò l’idea di una fabbrica di invenzioni: un team di collaboratori che operava congiuntamente in una sorta di laboratorio di ricerca e sviluppo. Questo modo di lavorare era relativamente nuovo all’epoca e mirava a cambiare il mondo con la risoluzione collaborativa dei problemi. Ha finito per trasformare il modo di fare impresa (ancora oggi).
Thomas Edison aveva 1.093 brevetti che coprivano invenzioni storiche come il fonografo e la lampadina a incandescenza, ma uno dei suoi contributi più significativi potrebbe essere la sua fabbrica di invenzioni. Quando Edison morì nel 1931, quasi tutte le grandi aziende utilizzavano questo modello, che continua ancora oggi.
Un ambiente collaborativo all’avanguardia
Il laboratorio di Edison a Menlo Park costò l’equivalente di 50.000 dollari ed era alto due piani, con un’officina meccanica al primo piano e un laboratorio scientifico e chimico al secondo. Il laboratorio disponeva delle migliori attrezzature disponibili all’epoca, ed Edison si adoperò sempre per avere un flusso di denaro costante che permettesse al laboratorio di operare all’avanguardia dell’innovazione. Inizialmente guidava il suo staff da vicino, ma il laboratorio finì col crescere a tal punto che Edison passò a un ruolo più simile a quello di un mentore: forniva indicazioni e suggerimenti iniziali ai team, i quali lavoravano in modo indipendente per arrivare a una soluzione, affidandosi l’uno all’altro per dare impulso al processo.
I laboratori di ricerca e sviluppo creano nuovi posti di lavoro, prodotti innovativi e persino industrie completamente nuove, grazie a un modello di lavoro collaborativo che riconosce la genialità unica di ogni singolo individuo e il fantastico potenziale di sfruttare i punti di forza individuali in un contesto di gruppo. Nel suo laboratorio di West Orange, Edison impiegava giovani appena usciti da college e scuole tecniche, che chiamava “muckers”. Lavorava sodo e si aspettava lo stesso dai suoi dipendenti, chiedendo spesso loro di testare le loro idee fino a tarda notte.
Grandi aspettative e risultati eccezionali
Thomas Edison gestiva la struttura in modo rigido ed esigente, ma i suoi dipendenti ne traevano giovamento. Molti hanno dichiarato che, nonostante i lunghi orari e le critiche talvolta aspre, hanno tratto beneficio dalla vicinanza al grande inventore e ai loro brillanti colleghi. Ed è proprio questo il bello della collaborazione: permettere agli innovatori di circondarsi di persone motivate e di talento e di creare qualcosa di veramente speciale.
Oggi i laboratori di ricerca e sviluppo hanno sembianze diverse e possono anche includere collaboratori a distanza. L’idea di base di Edison, tuttavia, viene utilizzata ancora oggi: riunire persone intelligenti e motivate nello stesso spazio (fisico o digitale) e lavorare insieme ai problemi per realizzare un prodotto che sia in definitiva superiore alla somma delle sue parti.
La collaborazione richiede un’attenta coordinazione e la capacità di tenere traccia di più versioni di idee, template, prototipi e modelli. Utilizzando strumenti come Autodesk Fusion 360, gli innovatori di oggi possono collaborare efficacemente a progetti di qualsiasi portata, tenendo traccia di una serie di iterazioni. Nonostante i metodi di Thomas Edison fossero meno tecnici, gli ingegneri di oggi possono collegare schemi, lavorare sul posizionamento dei componenti, tracciare circuiti stampati e accedere a una libreria completa, il che consente uno sviluppo più avanzato e un più rapido lancio sul mercato. Fusion 360 offre anche una comunità di supporto online completa: pensa ad esso come a una versione digitale dello spazio di lavoro creato da Edison tanti anni fa. Scarica una prova gratuita oggi stesso per unirti alla nostra solida comunità di innovatori.