Il BIM a supporto dell’economia circolare con Acea SmartComp

Testimonianza del cliente Acea Ingegneria e Servizi – Acea Elabori Spa

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Sommario

Progettati con Autodesk AEC Collection, gli Acea Smart Comp sono mini-impianti dotati di una rivoluzionaria tecnologia sensoristica grazie alla quale è possibile trasformare i rifiuti umidi in compost in circa 90 giorni. Un esempio concreto di economia circolare – il luogo di produzione coincide con il trattamento - per chiudere il ciclo dei rifiuti ed eliminare gli sprechi.

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La società

Il Gruppo Acea è la multiutility con sede a Roma che opera nei settori della fornitura idrica ed energetica e del trattamento e valorizzazione dei rifiuti. Tra le realtà che la compongono, le società che fanno capo all’Area Industriale Ingegneria e Servizi - Acea Elabori, TWS, SIMAM e Ingegnerie Toscane – si occupano della progettazione e sviluppo di servizi di laboratorio, di ingegneria, di costruzione e di ricerca e innovazione. Si tratta di un dipartimento fondamentale al servizio del business del Gruppo, costituito da più di 600 professionisti impegnati nel fornire risposte concrete - attraverso soluzioni ad hoc - nel settore delle multi-utility.

La versatilità e il deciso orientamento all’innovazione delle società in forza all’Area I&S sono anche alla base del percorso di trasformazione digitale che, a partire 2019, ha visto l’avvio e il consolidamento dell’integrazione del BIM all’interno dei processi progettuali e organizzativi. Un vero e proprio cambio di paradigma che oggi consente ad Acea I&S di efficientare tutta la filiera dell’Engineering Procurement Construction e posizionandosi tra i principali operatori di ingegneria in Italia.

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La sfida

Protagonista dell’attività dell’Area I&S di Acea negli ultimi anni, l’approccio BIM sta trasformando le modalità di progettazione tradizionale di asset puntuali e lineari. L’impiego di un modello digitale agevola il processo dal primo concept fino alla costruzione finale traguardando l’Asset Management ed il Digital Twin.

I benefici di questa Digital Transformation fondata sul BIM sono una maggiore competitività sul mercato, una ottimizzazione di sistemi e processi ed una crescita professionale delle risorse interne. Un insieme di vantaggi che ha consentito all’Area I&S anche lo sviluppo di nuovi modelli di business in ambito economia circolare, a partire da Acea Smart Comp, un innovativo progetto di compostaggio diffuso per la gestione dei rifiuti organici.

Pensati per essere ubicati in prossimità di centri commerciali, mense, aeroporti e stazioni, gli Acea Smart Comp sono mini-impianti dotati di una rivoluzionaria tecnologia sensoristica grazie alla quale è possibile trasformare i rifiuti umidi in compost tramite un processo aerobico che, in circa 90 giorni, produce fertilizzante pronto per l’utilizzo. Un esempio concreto di economia circolare – il luogo di produzione coincide con il trattamento - per chiudere il ciclo dei rifiuti ed eliminare gli sprechi.

La soluzione

Il motivo della scelta della AEC Collection di Autodesk e della piattaforma cloud BIM Collaborate Pro è dovuto alla versatilità ed integrazione dei software che ne fanno parte.

“Abbiamo introdotto il BIM in tutte le fasi del processo di EPC (Engineering Procurement & Construction)”, chiarisce Giuseppe Morone, Responsabile Unità Business Process Improvement, Resource Management e BIM per Acea Elabori e l’Area Ingegneria e Servizi. “Oggi le soluzioni Autodesk ci consentono di accompagnare l’asset dal suo primo concept fino alla sua realizzazione, con l’obiettivo di integrare i modelli digitali informativi nei sistemi aziendali”.

Sono molteplici i vantaggi che l’integrazione delle soluzioni Autodesk ha recato ai processi di ingegnerizzazione di Acea. “Con la suite Autodesk AEC Collection abbiamo consolidato e ampliato le competenze dei nostri professionisti che ogni giorno vivono il processo di EPC”, aggiunge Andrea Paciola, BIM Manager e Responsabile Unità Sviluppo BIM per Acea Elabori del Gruppo Acea, “permettendo ai professionisti delle diverse discipline di collaborare al meglio e ottimizzando le attività di tutta la filiera”.

Con Recap Pro si possono gestire le nuvole di punti generate da strumentazione all’avanguardia, come droni e laser scanner, con Revit e Civil 3D si riescono a generare modelli digitali informativi e standardizzati. Grazie all’utilizzo di Infraworks si può simulare l’impatto di un’opera nel suo contesto territoriale valutandone ex-ante le ricadute paesaggistiche ed ambientale. Infine attraverso Navisworks si garantisce la risoluzione delle interferenze generate in fase di progettazione riducendo i relativi rischi di errore in fase di cantiere con una notevole diminuzione dei costi di realizzazione. “L’utilizzo di BIM Collaborate Pro come unico ambiente centralizzato di condivisione dei dati e Design Collaboration è stato fondamentale per la continuità operativa durante i mesi di lockdown dovuti all’emergenza sanitaria da Covid-19”, continua Paciola.

E sono i numeri a parlare chiaro sui vantaggi di questa trasformazione digitale nel Gruppo Acea. Ad oggi Acea Elabori, dell’Area I&S, vanta 10 professionisti certificati che operano in una struttura con un sistema di gestione accreditata ICMQ BIM. Prima società di ingegneria tra le multi-utility ad avere questo accreditamento. Oltre 40 hub per la gestione dei progetti/attività in BIM Collaborate Pro con più di 70 risorse abilitate al Document Management, una decina al Project Management e più di 40 agli altri servizi cloud. Più di 300 famiglie e componenti per la standardizzazione dei progetti e una media di 30 attività sviluppate simultaneamente grazie al BIM, con un 5% di risparmio sul tempo medio di elaborazione dei progetti.

“Attraverso le soluzioni Autodesk, abbinate ad un approccio di reverse engineering abbiamo efficientato la progettazione dei nostri mini-impianti Acea Smart Comp”.

Giuseppe Morone, Responsabile Unità Business Process Improvement, Resource Management e BIM per Acea Elabori e l’Area Ingegneria e Servizi.

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I risultati

Ed è anche grazie a tutto questo che oggi un progetto innovativo e sostenibile, che abbraccia ampiamente le tematiche di economia circolare, come Acea Smart Comp è realtà. I mini-impianti, realizzati in collaborazione con ENEA e Università della Tuscia, garantiscono una minore produzione di rifiuti e un consistente risparmio sui costi di gestione per tutto il sistema di waste management nazionale e per la filiera di recupero della singola utenza, considerando che il rifiuto organico diventa compost dove viene prodotto.

C'è inoltre un impatto positivo sull'ambiente: grazie alla raccolta puntuale sul territorio e all'eliminazione del relativo trasporto rifiuti su gomma si riducono notevolmente le emissioni di gas serra. Acea prevede di installare 150 Smart Comp entro il 2024 al fine di implementare un modello delocalizzato e condiviso di gestione dei rifiuti pari a quella di un impianto tradizionale necessario per una città di 150mila abitanti.

“Progettiamo e modelliamo i nostri Acea Smart Comp usando Autodesk Revit”, chiarisce Morone. “Si tratta di impianti unici al mondo, per questo è fondamentale lavorare costantemente per il loro efficientamento”.  Ogni impianto è dotato di sensoristica smart e di IoT, integrata con i modelli BIM, che consentono un monitoraggio in continuo degli Acea Smart Comp. “Le informazioni real-time sul processo di trasformazione del rifiuto in compost ci consentono di individuare puntualmente le possibilità di miglioramento delle prestazioni dei mini-impianti”.

Il BIM e le soluzioni Autodesk saranno ancora al centro dello sviluppo del business nel futuro dell’Area I&S di Acea Group. “Il nostro obiettivo è di continuare nel processo di digitalizzazione dell’EPC mediante l’utilizzo delle soluzioni Autodesk”, conclude Morone, “un impegno che ci permetterà di consolidare la presenza di Acea Ingegneria e Servizi sul mercato e di proporci, attraverso il Digital Twin dei progetti, nel settore del management evoluto e integrato degli asset”.

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